Il reddito di cittadinanza avrebbe raggiunto, in questi primi mesi, poco meno di 9 famiglie calabresi su 10 della platea potenzialmente più bisognosa. Su circa 78mila famiglie stimate da Demoskopika in condizione di povertà assoluta in Calabria nel 2018, infatti, il numero dei nuclei percettori del Reddito di cittadinanza, ossia le domande accolte, – secondo gli ultimi dati disponibili aggiornati allo scorso 8 ottobre – è stato pari a 67mila, coinvolgendo oltre 160mila individui. A fare da contrappeso al tasso di successo, però, il possibile “condizionamento” del lavoro irregolare al crescere del quale sembrerebbe aumentare anche il numero delle domande per il reddito di cittadinanza. Non è un caso che la Calabria, oltre a registrare il più alto tasso di lavoro irregolare in Italia, pari al 22,3%, si posiziona anche in cima per numero di domande presentate ogni mille cittadini residenti, con un valore doppio a quello nazionale: 49 domande presentate a fronte delle 25 richieste rilevate in Italia.
Ma quanti sono i favorevoli e quanti i contrari al reddito di cittadinanza? Il campione degli imprenditori appare sostanzialmente diviso con una leggera prevalenza per il primo gruppo. Complessivamente un imprenditore su due, precisamente il 53,5%, si schiera a favore del provvedimento giudicandolo “utile”, mentre il resto del campione, ovvero il 46,5% lo ritiene una misura “inutile”. L’ago della bilancia, dunque, pende dalla parte del sistema imprenditoriale favorevole all’erogazione del contributo ma ad una condizione, che venga erogato prima agli italiani secondo il 40% delle indicazioni fornite dai titolari delle aziende.
Sul versante della congiuntura economica, l’indagine continuativa annuale mostra un peggioramento, anche se non rilevante, per il 2018 dopo il migliore risultato raggiunto nel 2017. E, infatti, non si può certo parlare di ripresa economica per la maggior parte delle imprese, se ancora oltre 4 su 10 (43,9%) denunciano un trend negativo, oltre un terzo (36,9%) condizioni di stabilità e solo il 19,3% una crescita dei propri volumi di affari. Nel 2019, infine, l’indice di fiducia generale degli imprenditori, con 90,8 punti, si posiziona ancora in area negativa perdendo 7,7 punti rispetto all’anno precedente. è il quadro che emerge dal consueto rapporto annuale sull’economia locale realizzato dall’Istituto Demoskopika per conto della Banca di Credito Cooperativo Mediocrati.