Sono i giovani a rappresentare l’area più significativa tra i “rinunciatari”. Lombardia e Lazio si confermano le aree a maggior rischio di potenziale infiltrazione terroristica. E, intanto, per 1 italiano su 4, “terrorismo e sicurezza” sono in cima alle preoccupazioni per il 2020. è quanto emerge dall’Italian Terrorism Infiltration Index 2019 ideato dall’Istituto Demoskopika.

Nonostante si sia ridotto il livello di attenzione degli italiani rispetto a qualche anno addietro, terrorismo e sicurezza restano tra le principali preoccupazioni degli italiani per il 2020, superando anche l’instabilità politica, la paura di perdere il lavoro e, infine, l’immigrazione. Inoltre, sono in tanti a farsi condizionare dall’ansia di possibili attacchi terroristici: oltre 5 milioni di italiani, pari al 9% della popolazione residente, giovani in testa (13,8%), hanno deciso di rinunciare alle vacanze “fuori casa” di fine anno nelle città italiane o all’estero preferendo le “più sicure” mura domestiche.

Lombardia e Lazio si confermano, ancora una volta, le realtà territoriali più “esposte” al terrorismo secondo l’Italian Terrorism Infiltration Index 2019 ideato dall’Istituto Demoskopika che, annualmente, traccia una mappa delle regioni più a rischio potenziale di infiltrazione terroristica sulla base di quattro indicatori ritenuti “sensibili”: le intercettazioni autorizzate, gli attentati avvenuti in territorio italiano, i visitatori nei musei italiani e gli stranieri residenti in Italia provenienti dai primi cinque paesi considerati la top five del terrore dall’Institute for Economics and Peace (lep) nello studio “Global Terrorism Index 2019”.