È tutto in salita il percorso di crescita del turismo in Calabria. A generare una concreta opportunità per lo sviluppo del settore, potrebbe essere l’incoming internazionale. E, infatti, se da un lato, il turismo calabrese presenta uno dei livelli di internazionalizzazione più bassi d’Italia, dall’altro, ottiene il primato di uno degli indicatori più rilevanti di analisi delle potenzialità future del mercato turistico regionale: la permanenza media. E così, se i 340 mila turisti stranieri che hanno scelto la Calabria quale destinazione per trascorrere una vacanza rappresentano solo lo 0,5% del totale degli arrivi stranieri in Italia, è altrettanto vero che gli stessi decidono di soggiornarvi più a lungo, in assoluto, rispetto al resto del paese: 6,08 notti a fronte dei 3,43 pernottamenti medi registrati a livello nazionale. Una tendenza da “primato” che alimenta la spesa turistica, cresciuta del 4,9% nell’ultimo anno portandosi a quota 193 milioni di euro.
A snocciolare ai giornalisti, numeri e risultati dello studio sul turismo internazionale “made in Calabria”, il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio e il direttore della ricerca, Nino Floro.