Nel 2016, le famiglie calabresi hanno frenato i loro consumi. In un solo anno, dal 2015 al 2016, gli oltre 805 mila mila nuclei familiari hanno ridotto la spesa di ben 254 milioni di euro, pari allo 0,9% del prodotto interno lordo regionale. Tra il 2015 e il 2016, quindi, la diminuzione del reddito disponibile delle famiglie consumatrici (-0,9%) si è accompagnata a una contrazione della spesa per consumi finali. Ogni famiglia ha tagliato gli acquisti di 316 euro rispetto all’anno precedente. Nel 2016, in particolare, la spesa media mensile delle famiglie calabresi si è attestata a 1.701 euro con una contrazione pari all’1,5% rispetto al 2015 (1.729 euro), registrando alcuni cambiamenti rispetto ai comportamenti di acquisto. La contrazione è assorbita per ben il 65% dalle categorie di spesa relative agli alimentari, all’abitazione e alle spese per acqua, elettricità e altri combustibili. In crescita, oltre ai trasporti, alcune voci del bilancio domestico quali l’istruzione, la ristorazione, e la cultura. È quanto emerge dal consueto “Borsino delle famiglie calabresi” realizzato annualmente dall’Istituto Demoskopika.